Redazione
L’Ospedale di Barcellona a Non è l’Arena da Giletti. La Paglia al telefono non rilascia interviste

Oltre due milioni di euro stanziati per il Cutroni Zodda di Barcellona per alcuni letti di terapia intensiva che non sono mai stati attivati che hanno fatto scattare la molla e fatti accendere i riflettori della cronaca nazionale. Prima la Rai con un servizio mandato in onda dal Tg1 di due settimane fa, e ieri sera da La7 nella trasmissione di Massimo Giletti, Non è l’Arena. Le due reti nazionali hanno approfondito l’attuale situazione sanitaria del Cutroni Zodda, la stessa trasmissione di Giletti ha ricordato la signora Anna Puliafito di 81 anni morta al Papardo di Messina dopo che era rimasta in corsia all’Ospedale di Barcellona per 17 ore perché non erano mai stati attivati i posti di terapia intensiva annunciati. Lo stesso conduttore ha detto che si rimane allibiti dinanzi ad una situazione del genere: la signora dopo qualche settimana è deceduta.
Il giornalista che ha curato il servizio per la La7 ha intervistato anche il dott. Paolo Calabrò della Uil Fpl area medica che ha evidenziato la situazione generale del nosocomio barcellonese, successivamente il giornalista ha telefonato al direttore generale dell’Asp Paolo La Paglia che non ha voluto rilasciare dichiarazioni, poi è intervenuto il suo collega, il direttore sanitario Bernardo Alagna che si è limitato nel dire al telefono che non si possono rilasciare dichiarazioni ai giornalisti in quanto vi è in atto un’inchiesta ministeriale.
Insomma, una brutta pagina per la nostra sanità che continua ad essere presa di mira dalla stampa locale e nazionale, dopo che anche i due letti di terapia intensiva pochi giorni fa sono stati caricati su un camion e riconsegnati all’azienda che li aveva noleggiati.
Intanto la situazione rimane sempre incerta, in una fase del Coronavirus molto complessa e delicata, con il Covid Hospital che non riesce a dare certezze nei servizi all’utenza che giornalmente lamenta i ritardi sulla gestione dei tamponi, e non solo.
