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L'ex parroco di Pozzo di Gotto Domenico Siracusa al comune di Milazzo: "non potate gli oleandri"




(Le vostre segnalazioni)


>Avevamo pubblicato alcuni giorni fa un articolo sulla potatura degli oleandri della zona ponente del comune di Milazzo, redatto dal comunicato stampa ufficiale dello stesso comune. Oggi riceviamo in merito una segnalazioe da parte dell’ex parroco, padre Domenico Siracusa, della chiesa di Pozzo di Gotto, comune di Barcellona, il quale vivendo nella città mamertina, con una nota lamenta la potatura degli oleandri fatta in ritardo ed in piena vegetazione<.


Mi sono occupato personalmente di eliminare quella piccola parte di rami che ostruivano il passaggio dei pedoni - racconta l'ex parroco al telefono - potare tutti i rami in questo periodo è assurdo. L’intervento andava fatto quando gli oleandri non erano in fase di vegetazione, farlo adesso in piena fioritura è sbagliato. Faccio l’ennesimo appello a chi di competenza in modo di evitare tutto questo.

PROSEGUE L’INAUDITA DISTRUZIONE DEGLI OLEANDRI


Appello di Padre Domenico Siracusa


Qualche settimana addietro è stato avviato il taglio radicale degli oleandri che costeggiano, per circa tre km., la strada lungo il mare di Ponente di Milazzo.


In parecchi degli abitanti nelle dirimpettaie abitazioni ci siamo ribellati, a causa di una potatura fuori tempo che ci privava del godimento di una meravigliosa fioritura.


Ebbi a dire che m’è sembrato di assistere alla potatura che un contadino fa alla vite con i maturati grappoli pendenti, e che manda al macero insieme ai tralci.


Aprii anche un dibattito nel mio profilo Facebook “Domenico Siracusa”. Per tutta risposta qualche giorno dopo è stata pubblicata su alcuni Media la foto di un oleandro che occupa l’intero marciapiede; ed un articolo sulla “Gazzetta del Sud”, dove si legge: "è iniziata sulla riviera di ponente la potatura degli oleandri che avevano invaso il piccolo marciapiede costringendo i pedoni a camminare lungo la sede stradale” Il che significa: siamo costretti a sterminarli per l’impossibilità di potere usufruire del marciapiede.


Niente di più falso! S’è voluto evidenziare l’unico e solo caso di totale inagibilità; certamente alcuni tratti necessitavano di un intervento per renderlo maggiormente usabile. Rischiando una denunzia, al fine di fermare la stupida mattanza, mandai un operaio a mie spese, che in una sola giornata lavorativa per i circa tre km. di piantagione ha ottenuto questo risultato, da chiunque verificabile: dei due metri di marciapiede, è ora disponile uno spazio che va da un minimo assoluto di 80 cm. ad un massimo di 140 circa. Pensavo di avere fermato l’insensato sterminio, ma ieri lo scempio, purtroppo, è ripreso.


Per carità, fermiamolo! Anche per non dare seguito a chi chiede per questa operazione il seguente interrogativo: si tratta di una macroscopica ignoranza di potatura fuori stagione, anche se, come pare, ci sia di mezzo un agronomo? Attendiamo la risposta.

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