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L'emergenza sugli aiuti alle famiglie è lenta. La Regione Siciliana temporeggia


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Meglio tardi che mai. In un nostro articolo tre giorni fa avevamo segnalato che il sistema del comune di Barcellona di utilizzare una sola linea mobile telefonica per le richieste da inoltrare ai servizi sociali era insufficiente. Ora gli uffici sembrano attivarsi per porre rimedio con altre soluzioni segnalate nella nota del comune che pubblichiamo integralmente. Per quanto concerne i buoni spesa apprendiamo sempre dalla nota dell’amministrazione comunale che per la disponibilità delle risorse si attende ancora la pubblicazione della regione siciliana sulla Gazzetta ufficiale. Noi invece aggiungiamo questo: la colomba va consumata durante le feste Pasquali a Natale non serve più.

Comunicato del Comune di Barcellona


Purtroppo ancora non si ferma, ma in questi giorni sembra rallentare l’onda epidemiologica del coronavirus, in qualche modo contenuta dalle misure attivate degli Organi di governo, nazionale e regionale, e soprattutto dai comportamenti virtuosi della popolazione che attua le misure di “distanziamento sociale”.Allo stesso tempo continua, senza interruzione alcuna, anche l’attività condotta dagli uffici del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto per alleviare le gravi difficoltà che le famiglie patiscono a causa degli effetti prodotti sul sistema economico dalla diffusione epidemiologica, altrettanto gravi di quelli sanitari.Appena ieri sera alle 21 circa, il Dirigente Generale del Dipartimento della Famiglia e delle Politiche Sociali presso l’Assessorato regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali ha apposto la propria firma sul D.D.G. n. 304 del 4.04.2020, col quale si assegna ai comuni dell’Isola la prima quota del 30% del riparto a valere sulle risorse FSE 2014/2020 disposto dalla delibera della Giunta Regionale n. 124 del 28.03.2020 per finanziare interventi ulteriori di sostegno alle famiglie, e già oggi gli uffici del Comune sono al lavoro per attivare le procedure necessarie per fornire ai cittadini nei tempi più brevi le risposte che essi si aspettano.La misura regionale, infatti, non è ancora operativa in quanto il decreto dev’essere prima registrato presso la Ragioneria dell’Assessorato e quindi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione; esso, comunque, assegna a Barcellona Pozzo di Gotto ulteriori € 247.326,00 che dovranno essere utilizzati per erogare buoni spesa/voucher – anche integrativi di quelli assegnati col finanziamento nazionale – sino a concorrenza degli importi fissati dal decreto medesimo, pari a € 300 per nuclei familiari formati da una sola persona, a € 400 per nuclei formati da due persone, a € 600 per nuclei di tre persone, a € 700 per nuclei di quattro e a € 800 per nuclei familiari formati da cinque e più componenti. Gli uffici dei Servizi Sociali del Comune pubblicheranno quanto prima l’avviso rivolto alle famiglie e il modello di domanda, presumibilmente già nei prossimi giorni, non appena il decreto sarà pubblicato sulla G.U.R.S. e saranno state eseguite le formalità preliminari,.Nel frattempo l’attività già intrapresa in collaborazione col mondo del volontariato per fornire sollievo ai cittadini in stato di difficoltà utilizzando le donazioni ricevute e il finanziamento statale continua con una piccola novità: già da domani, infatti, dovrebbero essere attivate altre linee telefoniche a disposizione dell’utenza per contattare i Servizi Sociali.Contestualmente verrà soppressa la possibilità di comunicare mediante messaggistica istantanea (WhatsApp), giacché la reiterazione delle richieste da parte di alcuni utenti sovraccarica il sistema e rallenta l’attività dell’ufficio. Una comunicazione più puntuale in ordine a quest’ultima iniziativa – anche con l’indicazione dei nuovi numeri telefonici – sarà data comunque appena essa avrà avuto concreto avvio, come anticipato probabilmente già da domani.Si raccomanda sempre ai cittadini di mantenere comportamenti virtuosi per l’azione di contenimento della diffusione epidemiologica e conformi alle indicazioni delle Autorità sanitarie, come evitare di uscire dalla propria abitazione se non per casi di stretta necessità, mantenere la distanza interpersonale minima di almeno un metro ed evitare gli assembramenti.


L’Amministrazione comunale

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