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Commissione ispettiva al Cutroni Zodda: Co.A.S. Medici all'attacco, è "conflitto di interesse"


Secondo Co.A.S. Medici Dirigenti ci sarebbe un’anomala composizione Commissione Ispettiva interna dell’ASP di Messina per i fatti accaduti al P.O. di Barcellona P.G. e perplessità sul trasferimento della dott.ssa Felicia Laquidara

Nell’apprendere da vari Organi di Stampa l’istituzione della Commissione Ispettiva da parte dell’ASP di Messina, con i relativi componenti, per i recenti fatti accaduti al P.O. di Barcellona P.G. esprime fortissime perplessità e dubbi su quanto potrà esitare la Commissione suddetta. Entrando nel merito: Due componenti della Commissione il dott. Paolo Cardia e il dott. Antonino Giallanza non avrebbero dovuto farne parte per vero e proprio conflitto d’interesse. Per il dott. A. Giallanza, si configurano ben due situazioni di improponibilità a far parte della Commissione Ispettiva. La prima perché risulta titolare di due incarichi dirigenziali incompatibili tra loro che lo pongono in evidente conflitto d’interesse proprio con sé stesso! Infatti, egli risulta essere Risk Manager dell’ASP di Messina e contemporaneamente Dirigente Medico Responsabile del Presidio di Sant’Agata di Militello, quindi controllore e controllato da sé stesso! La seconda, consiste nel fatto di essere gerarchicamente sotto ordinato e quindi alle dipendenze dell’altro componente della Commissione il dott. P. Cardia, Direttore del Dipartimento Cure Ospedaliere. Questo fatto priva il dott. A. Giallanza delle garanzie di libertà di giudizio.

Per quanto concerne il dott. P. Cardia, in quanto Direttore del Dipartimento Cure Ospedaliere e quindi con responsabilità dirette sulla gestione igienico-organizzativa di “tutti”i Presidi Ospedalieri dell’ASP di Messina non può essere anch’egli controllore di se stesso! È di tutta evidenza che i dott. P. Cardia e A. Giallanza sono perciò in palese conflitto d’interesse nella funzione di Commissari Ispettivi per i fatti accaduti al P.O. di Barcellona P.G.

Segnaliamo inoltre che questo repentino trasferimento della dirigente medico del Presidio di Barcellona PG, dott.ssa F. Laquidara è per noi illegittimo. Speciosa appare poi l’affermazione del sig. Direttore Generale P. La Paglia, quando dice che non trattasi di punizione ma di semplice ottemperanza al disposto della commissione governativa che si è occupata del recente “caso Lipari”. Se così fosse non avrebbe in nessun caso potuto sostituire la dott.ssa F. Laquidara, nel P.O. di Barcellona P.G. (Covid Hospital dell’ASP di Messina!!) con il dott. Giuseppe Cucuzza che è dirigente medico di Urologia, questo proprio per le stesse ragioni invocate per trasferire la primaal P.O. di Lipari. Ciò rappresenta una grave e forse anche pericolosa incongruenza. Non ce ne voglia il bravissimo collega urologo dott. G. Cucuzza, ma non ha i requisiti di legge previsti ovvero la specializzazione nella medesima disciplina oggetto dell’incarico di direzione medica di presidio, né la sua disciplina è equivalente o equipollente.

Purtroppo, assistiamo ancora una volta al conferimento di incarichi dirigenziali senza alcun avviso pubblico interno di selezione e a procedure di mobilità “urgenti” senza che ne siano gli estremi, poste in essere dal Direttore Generale senza tenere in alcun conto regolamenti aziendali, norme e direttive, forse pensando di esserne al di sopra. Stante le criticità denunciate si chiede agli Organi Istituzionali a cui è indirizzata la presente, ognuno per propria competenza, un immediato intervento al fine di ricondurre nell’alveo della legittimità l’ASP di Messina e restituire sicurezza e serenità ai cittadini/utenti del territorio messinese e agli stessi operatori sanitari.

L’attuale livello di inefficiente gestione dell’ASP di Messina che si è aggravata a dismisura negli ultimi due anni è sotto gli occhi di tutti. Ci domandiamo tante altre cose, e, non convinti, stiamo esaminando la situazione curriculare del dott. P. La Paglia, come già abbiamo fatto in precedenza per l’ex Direttore Sanitario Dott. Domenico Sindoni che a tutt’oggi è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria.

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